“Il brigante è come la serpe. Se non la stuzzichi non ti morde.”
La terra del silenzio, dei paesaggi campestri, del buon cibo e dei briganti. Una identità “bandita”, quella del popolo lucano, che ogni estate riprende vita a Brindisi di Montagna (PZ) nella foresta della Grancia - il primo parco storico rurale italiano - grazie allo straordinario cinespettacolo (che prende spunto dalla Cinescenié del parco francese Puy de Fou in Francia) de LA STORIA BANDITA, una storia poco conosciuta dal resto della penisola ma che comincia a destare curiosità anche oltre le frontiere nazionali grazie soprattutto alla sorprendente unione di arti quali il cinema, il teatro, il musical e la danza.
È la più grande performance multimediale di teatro popolare in Italia che vede protagonista un cast volontario di 400 figuranti in costume, 35 danzatori e 18 cavalieri (più cavalli, anatre e altri ancora) che spaziano in 25mila metri quadrati tra effetti speciali di luci, suoni e musiche in uno scenario suggestivo che coinvolge lo spettatore a 360 gradi. E incanta.
Tra le varie firme della colonna sonora troviamo anche i nomi di Antonello Venditti e Lucio Dalla, mentre danno voce ai personaggi nomi noti come Michele Placido, Orso Maria Guerrini, Nanni Tamma, Lisa Sastri, Paolo Ferrari.
In un’ora e mezza il brigante Carmine Crocco (Rionero 1830) ci narra la storia di un’epoca di ribellione, a cui egli stesso con la sua famiglia appartiene, fino alla sua nomina di capo dei briganti contro l’esercito sabaudo e al tradimento di uno dei suoi uomini cui consegue la sua cattura e la prigionia. Siamo tra il 1799 e il 1861, sono marchiati come briganti non dei semplici criminali, ma coloro che si oppongono all’Unificazione dell’Italia sotto la bandiera dei Savoia, a cui non è concesso dar voce alle proprie ragioni e rivendicare i propri diritti e la propria identità. A loro si uniscono i poveri e i contadini illusi e delusi dalle promesse mai mantenute.
Crocco diventa così simbolo dell' affermazione di una identità unica e del riscatto della dignità di un intero popolo: si attua così la riconquista di una memoria storica attraverso il paesaggio cui questa stessa memoria appartiene, altrimenti bandita.
Oltre al cinespettacolo, il Parco della Grancia offre - nei fine settimana fino al 1 ottobre - altre attività che permettono ai visitatori di vivere tante e varie esperienze a contatto diretto con la natura - assolutamente da non perdere lo spettacolo di falconeria e la divertente e riflessiva Opera da Cento Lire di e con Carlotta Vitale - con l’opportunità di assaporare e portare a casa prodotti tipici della terra lucana.
Marianna Zito