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STRANGE GAMES AL VASCELLO DI ROMA

19.09.2016 16:28

In Strange Games di Vladimir Olshansky, ci sono tutti i presupposti per una commedia, se non fosse per quella leggera malinconia filosofica che si intromette tra un gesto e una risata.

Il pubblico - di una sala quasi piena del Teatro Vascello - è coinvolto in prima persona dagli attori che improvvisano e incantano anche gli spettatori più piccoli presenti in sala, destando in loro stupore e curiosità.

Vladimir OlshanskyCarlo Decio Yuri Olshansky direttamente dal Cirque du Soleil ci offrono questa commedia metafisica intrisa di forti elementi di mimica creativa che - insieme alle musiche, a effetti multimediali e alla leggerezza dei movimenti - toglie lo spazio alla centralità della parola, così che ogni oggetto presente sul palcoscenico assume forme surreali e oniriche, a rappresentare passaggi simbolici dell’esistenza umana.

 - Foto di Marco Zeno -

Pensando a Samuel Beckett, restiamo sospesi tra i jingle di Chaplin e la poesia di una triste alma: tre clown che - con le loro onomatopee e i loro disegni di carta ci spiazzano e ci lasciano crogiolanti in un’amara e assurda nostalgia.

Ultima replica martedì 20 settembre al Teatro Vascello di Roma.

 

Marianna Zito