Uno spettacolo diverso Non aver paura...è solo uno spettacolo, il cui obiettivo è l’analisi psicologica dell’unica paura che dovremmo avere, quella della paura stessa.
Tra ansia, spavento e risate ci troviamo immersi nel lavoro scritto da Eduardo Aldàn e diretto da Ricard Reguant, tradotto e adattato per la versione italiana da Franco Ferrini su un progetto di Gianluca Ramazzotti.
Sin dall’ingresso l’atmosfera cupa, la musica e le maschere di sala ci preparano a questo esperimento teatrale e - con suspense e, perché no un po’ di ansia - ci accingiamo ad assistere a tre storie dell’orrore - legate principalmente alle nostre principali paure dell’infanzia e non: bambole, baby sitter, statuette e clown - che si agganciano alla narrazione principale che abbraccia tutto lo spettacolo: un incendio che nel 1915 distrusse completamente la sala in cui ci troviamo e dove persero la vita Ettore Sperelli e sua figlia Violetta di soli sei anni. I loro corpi non furono mai trovati e non si esclude che i loro spiriti vaghino ancora all’interno del teatro.
Tutto ciò è narrato magistralmente da Gianni Garko e interpretato da Claudia Genolini, Luca Basile e Yaser Mohamed.
Non vogliamo svelare niente, ma aspettatevi effetti scenici e musiche da urlo con riferimenti ai grandi classici dell’horror e riflessioni non di poca importanza sulla società del potere e sulla vita stessa.
Ci si può davvero spaventare a teatro? Sapete sempre chi è seduto dietro di voi? Scopritelo al Teatro Ghione fino a domenica 14 maggio.
Marianna Zito