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NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SUOLO, UN DIVERTENTE APPUNTAMENTO CON LA MORTE AL TEATRO DELL’OROLOGIO DI ROMA

16.01.2016 09:17

Niente di nuovo sotto il suolo è il titolo della trilogia che Luca Ruocco e Ivan Talarico – fondatori nel 1999 della compagnia teatrale Doppiosenso Unico - portano in scena al Teatro dell’Orologio di Roma fino al 17 gennaio con repliche straordinarie il 22, 23 e 24 gennaio.

Il percorso monografico si compone di 3 spettacoli che catturano il pubblico a 360 gradi, facendolo anche diventare protagonista o personaggio degli spettacoli stessi. La peculiarità è quella linea sottile di umorismo sarcastico, raggelante e crudele che analizza gli argomenti che più mettono in crisi l’essere umano come la morte, la vita, la religione, la famiglia attraverso tre temi: il suicidio, l’alienazione e la malattia che rispettivamente troviamo ne La variante E.K, in g.U.F.O e in Operamolla.                                                                                                                                                                      Il tutto si sviluppa in uno scenario minimo fatto di oggetti assurdi e surreali utili per il susseguirsi veloce di scene brevi e continue con i due personaggi che dibattono assiduamente -  ricordandoci la tragicommedia esistenzialista dei Rosencrantz e Guildestern stoppardiani – attraverso giochi di parole attorcigliati in una intelligenza sottile.

La variante di E.K ci racconta il duro allenamento per arrivare a un buon suicidio che vede come protagonista un pover’uomo “ignaro del suo destino” e due becchini molesti che diventano “insegnanti di morte per suicidio” e che cercano di convincere in tutti i modi l’uomo “non adatto al ragionamento” a morire.

g.U.F.O. analizza le paure e le insicurezze degli esseri umani attraverso gufi chiusi nelle loro mura domestiche (la famiglia) e alieni (vestiti da nazisti e sbarcati senza barche) che dominano il mondo e indirizzano, addirittura, i grandi geni della storia –  appassionati al fallimento -  dando loro la saggezza che li caratterizza in un mondo destinato alla menzogna.

Operamolla, infine, vede protagonisti tre fratelli chiusi in una casa alle prese con le malattie, le morti e le resurrezioni - guidati dalle parole dei Santi - ma senza sapere mai come andrà a finire. Il piacere della malattia si incontra con le varie morti a cui siamo destinati e che ignoreremo, forse, fino alla fine. Tra i consigli per guarirne, ci fa compagnia un cammello.

Una coppia esilarante - Ruocco e Talarico - che ci farà ridere, riflettere e sorridere amaramente. Da non perdere!

 

                                                                                                                                                    Marianna Zito