Una breve avventura - quella che ci propone Meri Nigro - tra parole, poesie e immagini.
Una serie di meriloqui - giochi di parole - a voler spiegare sentimenti profondi o, perché no - la vita stessa. Forse pensiamo troppo o forse troppo poco; tante domande, troppo poche le risposte o forse - alla fine - sempre troppo semplici.
I pensieri e le illusioni giocano tra loro creando dalle poesie più semplici a quelle più dolorose, fino a veri e propri dialoghi brillanti e singolari. Il filo comune rimane la parola, utilizzata da diverse sfaccettature per spiegare la realtà e l’interiorità più nascosta dell’autrice, che presta il proprio nome alla sua opera.
Quarantasei scritti per liberare le emozioni, che ci narrano del tempo, del costruire o del distruggere - così come ci va - e della volontà, unica e sola in grado di farci rinascere da ciò che è stato, dal nostro passato: un nuovo viaggio da una angolatura differente.
L’autrice Meri Nigro (Ceglie Messapica, 1982), esordisce nel 2010 con "il mendicante di pensieri" (Edizioni La Gru), romanzo vincitore del premio della critica al "Premio Valentina 2011" e vince il premio "Zero a Zero 2014" con il racconto "il cielo tra le righe". Pubblica nel gennaio 2015 il romanzo "In dispensa, bile" (Edizioni la Gru).
Marianna Zito