La compagnia Ariel dei Merli torna in scena alle Carrozzerie n.o.t., fino a sabato 8 aprile, con uno spettacolo ispirato alla vita e alle opere di Virginie Despentes, scrittrice francese, autrice di opere letterarie e cinematografiche in cui affronta, sempre in chiave femminista e autobiografica, temi quali lo stupro, la pornografia e la prostituzione.
In questo ideale secondo capitolo, successivo al monologo “Testo tossico”, Francesca Manieri e Federica Rossellini esplorano nuovamente le tematiche di genere e l’universo femminile in un lavoro che, mettendo insieme alcuni degli aspetti più scandalosi e toccanti della Despentes, fa emergere la potenza vitale ed espressiva di un corpo plurale, frammentato e violato.
Quattro donne, Elvira Berarducci, Dacia D’Acunto, Barbara Mattavelli, Ilaria Matilde Vigna, nel loro muoversi tra fili aggrovigliati e simboli fallici, viaggiano su un autostrada che attraversa uno Stato, la Virginia, che, al tempo stesso, rappresenta uno stato narrativo (il racconto di uno stupro) e mentale (il superamento della violenza e l’analisi di ciò che caratterizza l’essere donne).
Il King Kong della Despentes, nel suo saggio King Kong Théorie, è una creatura fantastica, metà tra uomo e animale, buono e cattivo, primitivo e civilizzato.
In questa pièce teatrale, sullo sfondo della terra vergine, rivive sia Virginie, la scrittrice, sia la sua scimmia, simbolo di una sessualità che oltrepassa i generi ma che accompagna il femminile, eccitandone i desideri ed interrogandolo sulle proprie identità.
Eleonora De Caroli