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IL DIARIO DI MARIA PIA di e con Fausto Paravidino

19.01.2015 17:27

Ci fa sorridere Il diario di Maria Pia di Fausto Paravidino, in scena a Roma al Teatro dell’Orologio fino al 25 gennaio. Ci fa sorridere anche se il tema intorno a cui ruota lo spettacolo è la morte di Maria Pia, madre dell’autore, nonché regista e attore. 

Nello specifico più che la morte, la pièce ci racconta la vita nel momento in cui c’è la consapevolezza che si sta per morire, quel preciso passaggio di cui siamo tutti ignari. Maria Pia è un medico alle prese con la sua malattia da molti anni e i suoi ultimi giorni li trascorre  in ospedale. Qui  la colpisce la depressione causata dalla perdita delle forze e di tutte quelle cose che la mantenevano energica e vitale. Una depressione che coinvolge anche chi le sta vicino. Per sopperire questo malessere, con l’aiuto del figlio Fausto, si racconta attraverso un diario testimoniando, in questo modo, cosa succede al suo corpo e al suo spirito in quei momenti così diversi e particolari. È un momento di transito in cui bisogna mantenere un equilibrio per ritrovarsi, in un secondo momento, arricchiti e più sereni.

Grazie a questa rappresentazione veniamo proiettati anche noi nella sensazione del nulla, del vuoto, travolti da un rullo compressore. Un nulla dal quale man mano, come fiori, spuntano i ricordi di una vita felice insieme alle persone amate dalla protagonista. E quel nulla si riempie di tutto.

La scena è formata da due sedie, una sedia a rotelle e tre attori: Monica Samassa nei panni di una profonda Maria Pia, Fausto Paravidino e Iris Fusetti nel ruolo di se stessi e in un scambio armonico di altri personaggi.

Il diario di Maria Pia è un regalo che ci fa Fausto Paravidino, perché mettere a nudo questi sentimenti intimi e personali può essere solo un regalo. Un modo fra tanti di condividere e affrontare un dolore così forte, per far vivere Maria Pia un po’ in tutto i posti che l’hanno vista in scena e un po’ in ognuno di noi.

 

                                                                                                                                                                                     Marianna Zito