I passi diversi sull’asfalto crepato
camminavano
e nel freddo
e di fretta
Sognava Roma la notte e
guaivi ignorato
e nelle strade
e nei vicoli
e nelle piazze.
Sperma di dolore e
voglia di toccare
e salvare
e attraversare
i sogni, le verità, i sigilli.
Le catene del corpo
a delineare i labirinti
e del sangue
e delle donne
e dei ragazzi.
A perpetuare l’anima
nel silenzio incessante
delle tue indimenticate parole.