Ho vomitato la tua mano
quella che
mi accarezzava i seni
e scendeva ai fianchi
a stringermi.
Ho vomitato i tuoi occhi
me ne ho trovato uno
mentre l'altro rotolava
lontano
a renderti quasi cieco.
Non è più azzurro
ma indaco,
finto.
Ho vomitato la tua voce,
calda e suadente voce
a chiamarmi amore.
Ho vomitato le tue ossa
mi erano spigolose nell'addome
a togliermi fiato
ogni istante.
Ho vomitato la tua lingua
che mi cercava
lasciando umido ogni tratto.
ho vomitato i tuoi piedi
insicuri a ogni passo,
inutili per ogni via.
Sono vuota e disinibita
davanti al resto,
adesso.