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AUDREY MIA MADRE di Luca Dotti

12.01.2016 15:28

In modo goloso e originale, Luca Dotti ci racconta la storia di una donna che è stata - ed è ancora oggi - il simbolo della delicatezza e della femminilità: sua madre Audrey Hepburn.                                                                                                                             Luca Dotti nasce dal secondo matrimonio dell’attrice con lo psichiatra italiano Andrea Dotti che la porta con sé a Roma per condurre la vita - lontana dai riflettori - che la Hepburn ha sempre sognato. Quindi, grazie a questo libro, l’amatissima Holly Golightly si trasforma per dare vita alla più semplice, quotidiana e indispensabile figura di madre-casalinga amante dei cani, della natura e del cibo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ingredienti di varie nazionalità (dall’Olanda a Londra, poi Los Angeles, Roma e la Svizzera) si mescolano per creare pietanze che accompagnano sia le quotidiane cene familiari sia le serate con amici e personaggi di spessore (ad esempio Givenchy). Nascono così ricette che insieme agli appunti culinari e a bellissime fotografie ci raccontano frangenti di vita della diva di Hollywood lontana dai media, mostrandoci una meravigliosa donna alle prese con i figli, i fiori del suo giardino e gli spaghetti al pomodoro prima, e dedita agli aiuti umanitari come ambasciatrice di buona volontà dell’Unicef poi.

Troviamo le ricette dei ritorni a casa, delle feste dell’infanzia, quelle della nonna  e delle amatissime amiche Doris Kleiner e Connie Wald. Ogni piatto diventa la trade unions tra i vari luoghi amati dalla Hepburn oppure sono semplicemente un simbolo ricorrente nelle festività (come le patate al salmone tipiche del capodanno).

Un racconto emotivamente intenso - dalla semplice prima colazione ai piatti elaboratissimi delle ricorrenze importanti o delle cene davanti alla tv - che ci lascia incantati e addolciti davanti alla ricchezza interiore e alla bellezza esteriore che hanno caratterizzato la vita di questa donna.

 

                                                                                                                                 Marianna Zito